
Il 2 dicembre 2022 nel plesso Solari è stata una mattinata speciale.
Due agenti dei carabinieri forestali hanno consegnato ai bambini 4 piante:
un corniolo, una ginestra odorosa, una ginestra dei carbonai e un ficus.
A giugno le insegnanti Annalisa Gaglio e Alessandra Rinaldi (responsabili delle attività in Giardino) avevano aderito al progetto: “Un albero per il futuro” che si prefigge di creare un bosco diffuso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e i Carabinieri della Biodiversità.
C’è UNA SFIDA GLOBALE IN ATTO… una rivoluzione verde che coinvolge tutti i cittadini: modificare il nostro stile di vita e prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.
I Carabinieri Forestali fanno la loro parte tutelando il patrimonio inestimabile delle Riserve Naturali Statali e delle Foreste demaniali.
Noi possiamo iniziare una nuova sfida insieme ai Carabinieri della Biodiversità per conoscere i nostri tesori verdi e lasciare il nostro segno nel mondo aumentando il livello italiano di biodiversità e di “verde”.
Come?
Piantiamo un albero e poi un altro e creiamo un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità ambientale.
Il nostro impegno sarà ripagato da un risparmio di ANIDRIDE CARBONICA nell’aria!
I bambini dovranno curare le piante e ad ogni stagione fotografarle, inserendo le immagini sul sito del progetto in modo che tutti possano vederle crescere.
“Un albero per il futuro” prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine nel triennio 2020-2022 e, a tutt’oggi, sono quasi 900 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso.
L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.
Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR).
Il Centro è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante di Ficus da donare alle scuole che ne faranno richiesta.
I primi istituti scolastici a riceverle saranno quelli intitolati al Giudice in Sicilia e in tutta Italia che si stimano in 108 istituti tra Scuole Primarie e Scuole Secondarie di I e II grado.
La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale.






